.::Articolo della Rubrica Tornate::.
CALENDARIO LITURGICO 15 NOVEMBRE – 19 DICEMBRE 2009

Confraternita del Santissimo Sacramento e della Immacolata Concezione di M.V.
PARROCCHIA DI SAN RUFINIANO VESCOVO SOMMAIA
CALENDARIO LITURGICO
MEMORIE SANTA CHIESA CATTOLICA
15 NOVEMBRE – 19 DICEMBRE 2009


21 NOVEMBRE PRESENTAZIONE B.V. MARIA
Memoria mariana di origine devozionale, si collega a una pia tradizione attestata dal protovangelo di Giacomo. La celebrazione liturgica, che risale al secolo VI in Oriente e al secolo XIV in Occidente, dà risalto alla prima donazione totale che Maria fece di sé, divenendo modello di ogni anima che si consacra al Signore. La memoria odierna della Presentazione della Beata Vergine Maria ha un'importanza notevole, non solo perchè in essa vien commemorato uno dei misteri della vita di Colei che Dio ha scelto come Madre del Suo Figlio e come Madre della Chiesa, nè soltanto perchè in questa 'presentazione' di Maria vien richiamata la 'presentazione' al Padre celeste di Cristo e, anzi, di tutti i cristiani, ma anche perchè essa costituisce un gesto concreto di ecumenismo, di dialogo con i nostri fratelli dell'Oriente. Questo emerge con chiarezza sia dalla nota di commento degli estensori del nuovo calendario sia dalla nota della Liturgia delle Ore, che dice: 'In questo giorno della dedicazione (543) della chiesa di S. Maria Nuova, costruita presso il tempio di Gerusalemme, celebriamo insieme ai cristiani d'oriente quella 'dedicazione' che Maria fece a Dio di se stessa fin dall'infanzia, mossa dallo Spirito Santo, della cui grazia era stata ricolma nella sua immacolata concezione'. Il fatto della presentazione di Maria al tempio, com'è, noto, non è narrato in nessun passo dei testi sacri, mentre viene proposto con abbondanza di particolari dagli apocrifi, cioè da quegli scritti molto antichi e per tanti aspetti analoghi ai libri della Bibbia, che tuttavia sempre la Chiesa ha rifiutato di considerare come ispirati da Dio e quindi come Sacra Scrittura.



22 NOVEMBRE CRISTO RE
La Solennità di Cristo Re nella Chiesa Cattolica e nella Chiesa luterana ed in altre denominazioni cristiane indica un ricordo particolare di Gesù visto come Re di tutto l' universo , il Signore della storia e del tempo. Questa festa fu introdotta da Pio XI, con l’ enciclica Quas Primas. Dice il Papa nell'Enciclica:« E perché più abbondanti siano i desiderati frutti e durino più stabilmente nella società umana, è necessario che venga divulgata la cognizione della regale dignità di nostro Signore quanto più è possibile. Al quale scopo Ci sembra che nessun'altra cosa possa maggiormente giovare quanto l'istituzione di una festa particolare e propria di Cristo Re. » Spesso si attribuisce all'introduzione della festa anche un significato storico: nell'età del totalitarismo affermare la regalità di Cristo doveva rendere relative le suggestioni dei regimi, che pretendevano dai popoli un'adesione personale assoluta . Questa celebrazione è collocata in modo da favorire un collegamento teologico con il mistero della morte, vinta da Cristo e il collegamento è sottolineato dall'epistola (Colossesi 1. 12-20) in cui Cristo, «capo della Chiesa», è il «primogenito dai morti»
27 NOVEMBRE MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
Nella notte del 18 luglio 1830, verso le ore 23,30, S. Caterina Labouré, Figlia della Carità di S. Vincenzo De Paoli, si sentì sommessamente chiamare dai piedi del letto: «Suor Labouré!... Suor Labouré!...». Si svegliò di soprassalto e vide un bimbo risplendente di luce, il suo angelo custode, che la invitava a recarsi in cappella: «Vieni!, in cappella la Madonna ti aspetta». La novizia non se lo fece ripetere. Si vestì e seguì la sua guida celeste. Nella cappella, la giovane suora fu condotta fino al presbiterio e qui la SS. Vergine non si fece attendere. Un fruscio di veste di seta ed ecco la Regina del cielo avanzare dalla parte destra e venire a sedersi sulla poltroncina, da cui il direttore, il p. Aladel, soleva tenere le sue istruzioni alle novizie. Col cuore traboccante di gioia, S. Caterina si gettò in ginocchio, giunse le mani e le posò in grembo alla Vergine Santa. Ebbe così inizio, tra la Mamma Celeste e l'umile suora, un colloquio durato oltre due ore. Prima di scomparire, come qualcosa che si spegne, la SS. Vergine disse a S. Caterina: «Ritornerò, figlia mia, perché ho una missione da affidarti!». La seconda apparizione ebbe luogo il 27 novembre 1830, sempre nella cappella della Casa Madre mentre S. Caterina faceva la meditazione pomeridiana delle 17,30. Senza che nessuno se ne accorgesse, l'ormai noto fruscio di veste di seta la scosse. Con un tuffo al cuore alzò gli occhi e scorse sull'altare maggiore la Madonna. Aveva una veste color bianco-aurora, un manto azzurro, un velo bianco in testa ed era ritta su di una mezza sfera, avvolta da un serpente verdastro. All'altezza del cuore, l'Immacolata reggeva con le mani e stringeva amorosamente un altro globicino dorato, offrendolo a Dio con atteggiamento materno. Una voce disse alla veggente: «Questo globicino simboleggia il mondo intero ed ogni anima in particolare!». Poi le dita della SS. Vergine si riempirono di anelli splendenti, ornati di pietre preziose che irradiavano fasci di luce verso il basso. Ad un tratto il globicino che la Madonna teneva sul cuore scomparve in alto e le sue mani si abbassarono, avvolgendo il mondo che aveva sotto i piedi con raggi luminosi, simbolo delle grazie ottenute per noi. Si formò quindi, attorno alla figura della SS. Vergine, una cornice ovale con le parole della giaculatoria a caratteri d'oro: «O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te!». La figura della Madonna scomparve e rifulse al centro una grande M, sormontata da una crocetta. Sotto la M brillarono i Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Attorno si stagliarono 12 fulgidissime stelle. La veggente sentì una voce che le diceva: «Fa' coniare una medaglia su questo modello, le persone che la porteranno aI collo con fiducia, riceveranno grandi grazie!». La medaglia dell'Immacolata, coniata nel 1832, fu denominata dal popolo stesso Medaglia Miracolosa per eccellenza, per il gran numero di grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di Maria.
29 NOVEMBRE PRIMA DOMENICA AVVENTO

Nel tempo in cui incomincia a determinarsi l'esigenza di un periodo di preparazione alle feste della manifestazione del Signore, la Chiesa aveva già fissato le modalità di preparazione alle feste pasquali. Nel IV secolo il tempo pasquale e quaresimale avevano già assunto una configurazione vicinissima a quella attuale. L'origine del tempo di Avvento è più tardiva, infatti viene individuata tra il IV e il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma è del 336, ed è proprio verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia e in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale. Per quanto la prima festa di Natale sia stata celebrata a Roma, qui si verifica un tempo di preparazione solo a partire dal VI secolo. Senz'altro non desta meraviglia il fatto che l'Avvento nasca con una configurazione simile alla quaresima, infatti la celebrazione del Natale fin dalle origini venne concepita come la celebrazione della risurrezione di Cristo nel giorno in cui si fa memoria della sua nascita. Nel 380 il concilio di Saragozza impose la partecipazione continua dei fedeli agli incontri comunitari compresi tra il 17 dicembre e il 6 gennaio. In seguito verranno dedicate sei settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie. In questo periodo, come in quaresima, alcuni giorni vengono caratterizzati dal digiuno. Tale arco di tempo fu chiamato "quaresima di s. Martino", poiché il digiuno iniziava l'11 novembre. Di ciò è testimone s. Gregorio di Tours, intorno al VI secolo. La teologia dell'Avvento ruota attorno a due prospettive principali. Da una parte con il termine "adventus" (= venuta, arrivo) si è inteso indicare l'anniversario della prima venuta del Signore; d'altra parte designa la seconda venuta alla fine dei tempi. Il Tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi. Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri della domenica che capita il 30 novembre o è la più vicina a questa data, e termina prima dei primi Vespri di Natale. E' caratterizzato da un duplice itinerario - domenicale e feriale - scandito dalla proclamazione della parola di Dio.

8 DICEMBRE IMMACOLATA CONCEZIONE B.V.M
La solennità dell'Immacolata Concezione anticipa ciò che il tempo di Avvento porta a celebrare: la venuta del Signore che
ci libera dal male e ci dona la grazia di vivere per sempre con Lui. Maria è quindi il modello e il segno di ciò che tutti noi
potremo ricevere in dono. E lo è in quanto ha avuto il singolare privilegio di essere liberata dal peccato, per poter diventare
la Madre di Dio. Celebriamo oggi questo grande dono alla Chiesa in Maria.BVM – Immacolata Concezione; è stato il sensus
fidelium, espresso soprattutto nella pietà liturgica e nella devozione popolare, a incalzare teologi e Papi nella ricerca e
nell'approfondimento teologico della verità e alla definizione del mistero-evento della sublime redenzione della predestinata
Madre del Figlio di Dio. Lunga e irta di difficoltà è stata la strada che ha condotto al dogma. Grandi santi, teologi e scuole
teologiche si sono progressivamente schierati pro o contro. L'apparizione della Madre del Signore a santa Caterina Labouré
(+ 1876) e la diffusione della "medaglia miracolosa" avevano offerto a molti vescovi l'occasione di chiedere alla Sede Apostolica
che nel prefazio della Concezione di Maria fosse introdotta l'espressione "immacolata", e che nelle litanie fosse aggiunta
un'invocazione che ricordasse tale privilegio divino. Papa Gregorio XVI (1831-1846), tuttavia, non ritenne di concretizzare
l'auspicio a motivo della forte opposizione dei giansenisti e delle resistenze, dei vescovi inglesi, irlandesi e soprattutto tedeschi.
Con l'ascesa al pontificato di Pio IX (1846-1878), tutta la sua vita di credente e di pastore fu costellata dall'amore e venerazione
alla Vergine Immacolata, atto preparatorio alla stessa definizione dogmatica del 1854. A partire dal 1° giugno del 1848 il Papa
avviò i lavori preparatori per la definizione, che in sei anni si svolse con un crescendo mirabile di intensità ed estensione.
Anche l'episcopato universale fu in vario modo coinvolto e personalmente interpellato in questo progetto tramite la lettera
enciclica Ubi primum dell'11 febbraio 1849. Alle ore 11,15 dell'8 dicembre 1854, durante la messa pontificale, la lettera
apostolica Ineffabilis Deus fu solennemente promulgata da Pio IX nella basilica Vaticana. Il Papa, nella pienezza del suo servizio
petrino, dichiarava, pronunziava e definiva ex cathedra: "La dottrina, che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo
istante della sua concezione - in primo istanti suae conceptionis - per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente -
singulari onnipotentis Dei gratia et privilegio - in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano - intuitu meritorum
Christi Iesu Salvatoris humani generis - è stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale - ab omni originalis
culpae labe praeservatam immunem - è rivelata da Dio e perciò si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli".

Data: 30/01/2010
Fonte: confraternita sommaia
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